La filosofia per me
La filosofia per me non è solo una serie di pensieri esposti, ma un atto che esprime la nostra più profonda libertà. Uno degli ambienti migliori che ho frequentato nella mia vita è la Facoltà di Filosofia dell' Università Statale di Milano. Apparentemente si potrebbe pensare che una facoltà in cui convivono tante persone con visioni diverse, debba essere un luogo di scontro, invece è tutto l'opposto. Il luogo di scontro è invece il mondo esterno, in cui le persone spesso non ascoltano, non approfondiscono, non hanno rispetto e hanno pregiudizi di cui spesso non sono neppure coscienti.
Il mondo dei veri filosofi è critico, curioso, intelligente, interessato a nuove scoperte e all'ampliamento degli orizzonti mentali. Definirei il filosofo un uomo "intellettualmente maturo",un uomo che non solo si interroga, ma cerca di risolvere problemi mettendo in dubbio con onestà e umiltà talvolta persino se stesso. Il filosofo può credere o non credere, cercare di provare l'esistenza di Dio o della Verità o essere relativista, ma non sarà mai omologato, il suo pensiero è la sua conquista, qualcosa a cui tiene e per cui ha lavorato, come l'ape o la formica, che costruisce con fatica un alveare o un formicaio. Da questa fatica quotidiana, nasce il rispetto per le altre persone, che "lavorano" per migliorare e rendere più critico e cosciente il nostro essere al mondo. Il pensiero filosofico nasce e cresce ed è unico e personale. E' fatto per essere condiviso, ma allo stesso tempo è una proprietà affettiva, il perno dell'essere, che non ci possiede, ma di cui è giusto non essere privati.
La filosofia ci rende liberi, è nata per liberarci, dalla schiavitù il cui primo giogo è spesso dentro noi stessi. Filosofando bene si migliora, si correggono i propri difetti, si diventa sempre più onesti con sè stessi e con gli altri. E l'uomo onesto e cosciente è bene non sia privato della sua libertà.